mercoledì, 15 Gennaio 2025
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Essere Team Player Collaborativi!

L’essere collaborativi significa avere la consapevolezza costante che:

“Per vincere insieme occorre lavorare insieme.”

Per lavorare insieme non possiamo naturalmente sottrarci alla collaborazione, questo perchè lavorare in squadra non è una cosa semplice, bisogna tenere a mente quei princìpi inconfutabili che ci aiutano a  “vedercela bene” dentro al complesso lavoro di squadra.

La sfida è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro di squadra richiesto.

Più grande è l’obiettivo e maggiore è l’impegno richiesto. Le grandi sfide richiedono da sempre un grande lavoro di squadra. La qualità di una squadra può essere confrontata con dei parametri specifici e la collaborazione è tra le caratteristiche più importanti di fronte alle sfide difficili e imminenti.

Quando ci troviamo di fronte a grandi sfide, spesso l’unica cosa che può salvare la squadra stessa è la collaborazione:

Più dell’essere adattabili (qualità che permette di calibrare il nostro atteggiamento e le nostre reazioni in situazioni nuove durante l’evoluzione del gruppo),

più dell’essere comunicativi (che ci permette di tenere il giusto atteggiamento quando qualcosa non va o quando c’è bisogno di chiarire o mostrare noi stessi con ONESTA’ nel lungo termine),

più dell‘essere consapevoli  della missione che ci permette di vedere il quadro generale nel medio e lungo termine per integrarci al meglio,

l’essere collaborativi è l’aspetto che fa più la differenza in mezzo alle sfide e le emergenze, vincendo su di esse e facendo la differenza.

NON SI TRATTA DI UN SEMPLICE “INTENDERSI”

La collaborazione non è una semplice intesa tra individui o una superficiale “cooperazione” (faccio la mia parte al meglio e torno alla mia vita).

Spesso questi sentimenti sono passeggeri perchè l’intesa può affievolisti e la cooperazione più uscire dalle nostre priorità o voglie personali. Questa è squadra? No di certo.

La collaborazione non è semplicemente lavorare l’uno con l’altro, e i membri collaborativi non lavorano semplicemente l’uno con l’altro, ogni persona impara ad offrire qualcosa di sè o cedere qualcosa di sè in modo intenzionale, aggiungendo di fatto un valore ai rapporti e alla squadra in generale e lo fa nel LUNGO termine. Si mette in gioco con una volontà di lavorare in sinergia, aggiungendo valore al gruppo e farlo come “decisione” e non una voglia o una piacevole convivenza.

IL TEAM PLAYER COLLABORATIVO METTE A FUOCO TRE COSE:

1 – Vede i compagni di squadra come collaboratori (e come una possibilità per arrivare più lontano insieme) e NON come rivali.

Cadere nel vortice della competizione è un pericolo che è sempre dietro l’angolo ed è sempre pronto a farci fuori non solo professionalmente ma anche umanamente.

La competizione è ovunque, i fratelli lottano per l’attenzione dei genitori, i colleghi gareggiano per riconoscimenti e aumenti di stipendio o di promozioni.

I giocatori si confrontano per vedere chi sarà il migliore in campo, chi sarà il titolare, chi in panchina o chi sarà convocato.

Tutti hanno speranze e sogni individuali che vogliono raggiungere ma un membro collaborativo che ha deciso di essere bravo in squadra pensa più a completarsi nella squadra che a mettersi a competere l’uno con l’altro su chi è il più bravo o chi sa fare meglio le cose.

È un pensare in termini di squadra perché io percepisco me stesso come una unità che è parte di una squadra e collabora con essa più che semplicemente cooperare con essa ed emergere appena si presenta l’occasione opportuna.

2 – Si concentra sulla squadra e non su se stesso.

Fino a quando non capiamo questo non possiamo lavorare in squadra, o meglio potremo farlo ma saremo costantemente insoddisfatti. La squadra richiede che pensiamo, lavoriamo, parliamo e ci concentriamo in termini di squadra e non per noi stessi.

È troppo importante questo concetto per essere dimenticato! Quando un membro del corpo soffre tutto il corpo soffre e si adopera per guarire quella parte che soffre, quando un membro del corpo sta bene ed ha sollievo tutto il corpo con lui si solleva.

Se un reparto vince, viciamo tutti, se c’è qualcosa da sistemare, allora cooperiamo in uno spirito “collaborativo” per fare la nostra parte.

3 – Sostiene e da uno sguardo in più alle proprie motivazioni.

La motivazione deve essere tra le nostre più importanti amiche. Al giorno d’oggi senza un motivo costante, forte e marcato dentro di noi, non è possibile portare a termine qualcosa di significativo e di impattante in un contesto specifico.

Mettere a fuoco le nostre motivazioni ogni giorno renderà il nostro cammino meno difficile, a volte ogni piccola salita diventa un monte o un gigante difficile da abbattere se abbiamo perso la giusta motivazione. Diventa tutto più difficile.

Lavorare in squadra richiede cambiare il nostro modo di pensare, cambiare il nostro pensiero. per cambiare la nostra vita e vedere insieme le più belle vittorie e le più belle conquiste personali e collettive.

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