Karin Falconi, con il suo libro “Non chiamarmi mamma”, ci porta in un viaggio emozionante nel mondo dell’affido familiare. Attraverso uno stile ironico e sincero, l’autrice racconta l’irruzione di due sorelle preadolescenti nella sua famiglia, stravolgendo gli equilibri e aprendo le porte a nuove sfide.
Il romanzo è un diario intimo che esplora le gioie e le difficoltà dell’affido, sfatando molti luoghi comuni. Falconi ci mostra come l’amore materno possa assumere forme diverse e come ogni bambino abbia bisogno di sentirsi accolto e compreso.
Una storia vera e toccante: Basato su esperienze reali, il libro offre uno spaccato autentico della vita di una famiglia che decide di allargare i propri orizzonti.
Un invito alla riflessione: L’autrice ci pone di fronte a domande importanti sulla famiglia, l’amore e il significato di essere genitori.
- Un vademecum sull’affido: Il libro contiene informazioni utili per chi desidera approfondire questo tema e diventare genitori affidatari.
Il libro è adatto a tutti coloro che sono interessati ai temi della famiglia, dell’affido e dell’educazione. È un’ottima lettura per genitori, insegnanti, assistenti sociali e per chiunque voglia ampliare i propri orizzonti e scoprire nuove prospettive.
“Non chiamarmi mamma” è un libro che lascia il segno, capace di emozionare e far riflettere. Un’opera che merita di essere letta e condivisa.
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L’autrice Karin Falconi è socia fondatrice della Rete delle MammeMatte: “Io a 14 anni ho dovuto cercare da sola le famiglie che mi aprissero le porte”